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SVEZZAMENTO: quando, come e perchè

Devi svezzare il/la tu* bambin* e non sai da che parte iniziare? Noi possiamo aiutarti!

Il nutrizionista, se opportunamente formato, è in grado di aiutare i genitori ad affrontare il magico momento dello svezzamento.

Purtroppo, negli ultimi anni stiamo assistendo ad un aumento della confusione, ansia e perplessità dei genitori su questa finestra di vita del bambino, che dovrebbe invece essere un momento di gioia e di esplorazione condivisa. Questo accade perché c’è tantissima disinformazione in merito e molte figure professionali non si sono aggiornate in modo adeguato alle nuove linee guida per l’alimentazione complementare.


L'alimentazione complementare consiste nell'introduzione di cibi solidi nella dieta del bambino, che si aggiungono (senza sostituirli) al latte materno o artificiale.

Un bambino è pronto per i cibi solidi tra i 5 e i 7 mesi se nato a termine, mentre per i prematuri potrebbe essere necessario attendere di più. Le principali indicazioni per capire se il bambino è pronto sono:

  1. Perdita del riflesso di estrusione: Questo riflesso, che fa sì che la lingua spinga fuori qualsiasi oggetto dalla parte anteriore della bocca, protegge il neonato dal soffocamento. Se è ancora presente, non è il momento di introdurre cibi solidi.

  2. Capacità di stare seduto: Il bambino deve essere in grado di mantenere la posizione seduta da solo o con un minimo supporto per ridurre il rischio di soffocamento.

  3. Interesse per il cibo: Il bambino mostra curiosità verso il cibo, distinguendolo dalla fase orale di esplorazione in cui tutto viene portato alla bocca.

Non è solo una questione di età, ma piuttosto del raggiungimento di queste capacità e di un interesse concreto per i pasti dei genitori.

Fino ai 12 mesi di vita, l'allattamento rimane fondamentale, esclusivo fino ai 6 mesi, e complementare all'introduzione di cibi solidi fino almeno ai 12 mesi. Non preoccupatevi se inizialmente il bambino mangia poco, recupererà le calorie necessarie dal latte.


E se il cibo va di traverso?

Dopo i 4 mesi, il riflesso di estrusione si sposta più in profondità nella bocca, permettendo l'introduzione di cibi solidi verso i 6 mesi. È normale che il bambino abbia conati o piccoli episodi di vomito mentre impara a gestire il cibo in bocca. Questo riflesso è diverso dal soffocamento: durante un conato, il bambino emette suoni e può muoversi, mentre in caso di soffocamento non riesce a fare nulla.

Per ridurre il rischio di aspirazione, seguite questi consigli:

  • Assaggiate i cibi prima di offrirli, devono essere abbastanza morbidi.

  • Sorvegliate sempre il bambino durante il pasto.

  • Il bambino deve essere seduto durante il pasto, mai sdraiato.

  • Non forzate il bambino a mangiare, lasciate che apra la bocca da solo.

  • Non distraete il bambino mentre mangia e non dategli da bere prima che abbia deglutito.


Adattare i cibi per forma, consistenza e dimensione

  • Forma: Evitate forme cilindriche o tonde.

  • Consistenza: Il cibo dovrebbe essere schiacciabile con la lingua contro il palato. Evitate consistenze appiccicose o dure.

  • Dimensione: Il diametro degli alimenti dovrebbe essere simile a un dito, la lunghezza adattata alla presa del bambino.


Cosa può mangiare il/la mi* bambin*?

Sono pochi gli alimenti che non possono essere dati al bambin* durante lo svezzamento: miele (può contenere spore di Clostridium botulinum che il sistema digestivo del lattante non può gestire), alcool, latte vaccino (basso contenuto di ferro e un eccessivo contenuto di proteine), funghi, carne e pesce crudi, tè, tisane o camomilla, alimenti ad alto rischio di soffocamento (evitare alimenti piccoli, duri, arrotondati, scivolosi, appiccicosi o con filamenti), sale e zucchero.

Tutto il resto può essere dato fin dal giorno zero, ma sempre facendo attenzione a forma, consistenza e dimensione. La consistenza della “pappa” la decide il vostro bambino, ma quella più prevedibile è la seguente:

Partenza: Dieta liquida -> Dieta omogenea (pappe con farine) -> Dieta semisolida omogenea (pastina) -> Dieta morbida (pasta ben cotta) -> Arrivo: Dieta solida (Pasta al dente).


Se hai ancora dubbi a riguardo ti invitiamo a scriverci e, nel caso, puoi prenotare una consulenza (anche online) con una di noi per vivere con maggior serenità questo momento importantissimo per il/la tu* bambin*!

A presto,


Elena, Francesca e Angelica


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