Mindful eating significa l'atto di mangiare con presenza e consapevolezza, in assenza di giudizio. Qui trovi l'articolo in cui è presente un'introduzione iniziale dell'argomento.
In questo articolo vedremo una delle principali linee guida che fanno parte del mondo Mindful eating: rallentare.
Rallentare... sembra un'azione impossibile al giorno d'oggi, sempre a rincorrere ore e minuti nella vita frenetica delle nostre giornate. Eppure è solo rallentando che possiamo assaporare davvero quello che ci circonda o che, nel caso del nostro discorso, stiamo mangiando.
Nell'era del lavoro e della produttività, infatti, persino un atto così spontaneo come mangiare è stato de-naturalizzato... eppure saziare il nostro senso di fame dovrebbe rappresentare uno dei bisogni primari della nostra vita (come dormire, fare bisogni, respirare). Addirittura l'altro giorno ho sentito raccontare in un documentario che i famosi "salarymen" o "colletti-bianchi", ovvero lavoratori extra-produttivi giapponesi, sono soliti pranzare in locali in cui sono stati appositamente eliminati sedie e sgabelli per ridurre al minimo la permanenza all'interno del locale stesso e limitare al massimo il tempo in cui mangiare, al fine di "perdere" il minor tempo possibile lontano dal lavoro.
Anche nella nostra vicina società possiamo assistere ogni giorno a scenari simili: ci sono persone che pranzano con una schiscetta fredda alla scrivania leggendo le mail della giornata o chi ingurgita un panino in macchina mentre si sposta da un posto all'altro.
Eppure rallentare e mangiare lentamente comporta molti vantaggi:
Permette la corretta masticazione e produzione del bolo alimentare, favorendo la successiva digestione non facendoci sentire successivamente appesantiti, assetati e stanchi.
Permette di non ingurgitare aria, infatti molto spesso chi mangia velocemente e mastica poco soffre di aerofagia che porta a eruttazione e meteorismo.
Ci permette di masticare bene e di apprezzare consistenze e temperature diverse che altrimenti non possiamo notare: croccante o morbido o soffice o freddo o caldo. In questo modo risultiamo più soddisfatti da quanto mangiato, senza bisogno di ripetere l'esperienza troppe volte.
Permette di dare il tempo al nostro organismo di produrre e far circolare sostanze e ormoni che promuovono il senso di sazietà, permettendoci di fermarci quando siamo nutriti al punto giusto.
Quando mangiamo lentamente un comfort-food o cibo-coccola, lo notiamo con tutti i nostri sensi permettendogli di nutrire davvero il nostro cuore e farci sentire appagati.
10 consigli per mangiare più lentamente:
Elimina elementi distrattori: tv, cellulare, tablet, lavoro.
Fai spesso pause durante il pasto.
Prima di iniziare a mangiare, osserva con attenzione tutto il piatto nelle sue componenti... è il caso di dire "mangialo con gli occhi"!
Prenditi un momento per dire grazie e provare gratitudine per il cibo che hai davanti: ricorda che non è scontato.
Nota il profumo che emana il piatto che hai sotto il naso.
Al primo boccone esplora la consistenza e la temperatura di ciò che stai mangiando.
Bevi un sorso d'acqua ogni tanto tra un boccone e l'altro.
Posa la forchetta tra un boccone e l'altro e prova ogni tanto ad usare le bacchette giapponesi!
Ritaglia nella tua agenda almeno 20 minuti da dedicare solo al momento del pasto.
Fermati ogni 5 minuti, ascolta dentro di te e chiediti "qual è il livello di sazietà e appagamento in questo momento?".
Per il momento se vuoi approfondire l’argomento in autonomia ti suggerisco due libri:
Mindful eating per riscoprire una sana e gioiosa relazione con il cibo - Jan Kabat-Zinn https://g.co/kgs/NFw2ks
Mindful eating: cambia il tuo modo di pensare il cibo - Andy Puddicombe https://g.co/kgs/HfbxnG
A presto!
Le tue nutrizioniste,
Francesca, Elena e Angelica
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