Emozioni, umore e comportamento alimentare.
- meleecannella
- 21 feb
- Tempo di lettura: 3 min


La connessione tra emozioni, umore e alimentazione è un tema di crescente interesse scientifico, poiché il cibo non influisce solo sul nostro corpo, ma anche sul nostro tono dell’umore e benessere mentale e al contrario le nostre emozioni e umore possono influenzare le scelte alimentari che facciamo quotidianamente.
Come le emozioni influenzano l’alimentazione e come l’alimentazione influisce sull'umore
Già introno agli anni 60 cominciano a comparire le prime teorie che descrivono come le emozioni e l’umore possano portare a fenomeni di iperalimentazione nelle persone con obesità. In particolare come alcune emozioni possano fungere da “trigger” ossia da “attivatore” per fenomeni di abbuffate. Alternativamente sembra che alcune persone abbiano appreso ad usare il cibo come strategia di coping per regolare le emozioni negative.
I meccanismi ipotizzati per spiegare perché l’introito di cibo sembra ridurre le emozioni negative non erano completamenti noti ma le teorie principali prendevano in considerazione due meccanismi principali, uno fisiologico e uno comportamentale.
Il processo fisiologico indicato riguardava il metabolismo della serotonina: carboidrati e proteine favoriscono la sintesi della serotonina portando di conseguenza a una riduzione dell’intensità delle emozioni negative.
Dal punto di vista comportamentale si ipotizzava che una precedente associazione tra una situazione piacevole con l’alimentazione aumentava la probabilità che in seguito la persona ricorresse più facilmente al cibo per alleviare le emozioni.
Se quindi una persona apprende attraverso questi due meccanismi che la sua ansia potrebbe essere ridotta nell’atto del mangiare, di conseguenza potrebbe imparare a mangiare in risposta all’ansia oltre che alla fame.
Secondo delle teorie più recenti l’esperienza della "fame" non è qualcosa con cui nasciamo, ma bisogna imparare a riconoscerla e a gestirla. Nel caso di alcune persone, il processo di capire e soddisfare i bisogni alimentari non è stato adeguato, tanto da non riuscire a distinguere chiaramente tra fame e altre sensazioni/emozioni percepite come tensione o rabbia. Esperienze passate confuse e poco chiare hanno impedito di riconoscere la fame e la sazietà, mischiandole con altri segnali di malessere che non sono legati al cibo.
Alcuni studi recenti mostrano inoltre come le persone con diagnosi di disturbi alimentari spesso usano il cibo per gestire le emozioni, cercando di evitare o bloccare le esperienze emotive.
Tuttavia, queste prime teorie hanno alcuni limiti fra i quali il fatto che i risultati sperimentali che dimostrino una relazione fra esperienza emozionale ed incremento del reale apporto calorico sono spesso contraddittori.
Parliamo di Emotional Eating
Il termine Emotional Eating è stato proposto nel 1995 per indicare la tendenza a perdere la gestione della propria alimentazione in presenza di stati emozionali negativi. Gli Emotional Eaters infatti sembrano presentare un indice di massa corporeo più alto rispetto ai Non Emotional Eaters, ma la relazione fra Emotional Eating ed effettivo introito calorico misurato in test di laboratorio anche in questo caso risulta spesso contraddittoria.
In generale negli Emotional Eaters le emozioni negative potrebbero favorire il consumo di dolci e cibi ipercalorici in generale, mentre le conseguenze delle emozioni positive sono state in generale meno studiate e gli studi sono troppo recenti per trarre conclusioni su una possibile associazione.
Il ruolo del microbiota intestinale
Un aspetto affascinante della relazione tra alimentazione e umore riguarda la salute intestinale. Studi recenti hanno dimostrato che il nostro microbiota intestinale (l’insieme di batteri che vivono nel nostro intestino) può influenzare in nostro benessere fisico e mentale. Una dieta ricca di fibre, probiotici (come quelli presenti nello yogurt e nei cibi fermentati) e prebiotici (come quelli contenuti in frutta e verdura) può favorire un microbiota sano, che a sua volta sembra essere di supporto per una buona salute a 360 gradi.
In conclusione
Le emozioni, l'umore e l’alimentazione sono intrecciati in un ciclo complesso, non sempre lineare e intuitivo e spesso estremamente personale. Se è vero che le emozioni possono influenzare le nostre scelte alimentari, e a sua volta ciò che mangiamo può avere un impatto profondo sul nostro stato d’animo. Mangiare in modo consapevole, adottando abitudini alimentari equilibrate ma con il giusto grado di flessibilità e senza essere troppo giudicanti verso le nostre scelte può essere un buon modo per migliorare la nostra relazione con il cibo in generale e garantirci di fare scelte che vadano a tutelare sia il nostro benessere fisico che mentale.
Per approfondire questo approccio ti consiglio di leggere questi articoli:
In conclusione ricordiamo che questo ambito di studio è estremamente recente e in continua evoluzione e che è troppo presto per trarre conclusioni esaustive sull'intricata relazione tra emozioni, umore e comportamento alimentare.
Le informazioni contenute in questo articolo sono state prese dal documento Dossier Scientifico delle Linee Guida per una sana alimentazione (Edizione 2018) scaricabile a questo link: https://www.crea.gov.it/web/alimenti-e-nutrizione/-/dossier-scientifico-linee-guida-per-una-sana-alimentazione-2018
Le tue nutrizioniste di fiducia,
Angelica, Elena & Fancesca
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